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Il governo ha deciso di dare una settimana di tempo a palestre e piscine per adeguarsi ai protocolli di sicurezza. Nella bozza si legge: "L'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, ovvero presso altre strutture ove si svolgono attività dirette al benessere dell'individuo attraverso l'esercizio fisico, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall'Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), fatti salvi gli ulteriori indirizzi operativi emanati dalle Regioni e dalle Province autonome". Ma quali sono questi protocolli? Con quali misure e documentazioni sono necessarie a palestre e piscine?
Il Documento di valutazione dei rischi è un documento che rappresenta la mappatura dei rischi per la salute e la sicurezza presenti in un'azienda, richiesto in formato elettronico o cartaceo dal Testo unico sulla sicurezza sul lavoro (d. lgs. 81/2008), ove viene trattato agli articoli 17 e 28.
Il documento di valutazione dei rischi è stato introdotto per la prima volta nella legislazione italiana dal d.lgs. 626/1994. Esso deve contenere tutte le procedure necessarie per l'attuazione di misure di prevenzione e protezione da realizzare e i ruoli di chi deve realizzarle
Documento Informativo da Allegare al Documento di Valutazione dei Rischi e della quale rendere edotti tutti i dipendenti. secondo
- D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 – Testo unico sicurezza sui luoghi di lavoro e s.m.i.
- Decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6 - Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 e s.m.i.
- Circolare del Ministero della Salute 22 febbraio 2020 - Circolare del Ministero della salute. COVID-2019, nuove indicazioni e chiarimenti
- DPCM del 8 marzo 2020 e DPCM del 9 marzo 2020
Le imprese che si rivolgono ogni giorno al pubblico svolgono un ruolo fondamentale nel contenere la diffusione dell’epidemia di Coronavirus. Per questo è fondamentale esporre specifici cartelli
Il DPCM del 26 Aprile 2020 ha espressamente previsto che le attività produttive e commerciali debbano esporre all’interno della propria attività specifici cartelli precauzionali. Per agevolare il rispetto di tale Obbligo, CNA ne mette a disposizione dei suoi associati modelli, utili e funzionali.