In seguito alla pandemia mondiale scatenatasi all’inizio di quest’anno si sono create diverse problematiche. Una di queste è la scuola, basti ricordare la chiusura di esse per l’anno scolastico appena concluso. Quindi, come bisogna comportarsi in questa situazione precaria e poco chiara? L’INAIL (Istituto Nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro), il 28 Agosto, ha rilasciato quelli che sono i protocolli per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia.
Vediamo ora cosa deve fare la scuola:
Identificare dei referenti scolastici per COVID-19;
1)Tenere un registro degli alunni e del personale di ciascun gruppo classe e di ogni contatto che, possa intercorrere tra gli alunni ed il personale di classi diverse;
2)Richiedere la collaborazione dei genitori ad informare immediatamente riguardo ad assenze per motivi sanitari;
3)Richiedere alle famiglie ed agli operatori scolastici la comunicazione immediata di un caso confermato di COVID-19;
4)Stabilire con il DdP (Dipartimento di prevenzione) ;
Informare e sensibilizzare il personale su l’importanza di individuare precocemente segnali che possano essere ricondotti al Covid-19;
5)Stabilire procedure per la gestione di personale e/o studenti che presentano sintomi e dedicargli uno spazio apposito;
6)Prevedere un piano di sanificazione straordinaria;
7)Condividere le informazioni per formare personale e famiglie;
Dopo aver visto questi punti però rimane una domanda fondamentale ovvero, quando posso mandare mio figlio a scuola? La risposta è quando non supera la temperatura corporea di 37,5C° e non presenta sintomi riconducibili al Covid-19; E se si dovesse scoprire quando lui è a scuola? La scuola, come detto prima, dovrebbe aver già programmato un protocollo per isolare l’alunno e portare a casa lo studente, è quindi FONDAMENTALE il dialogo tra famiglie e scuola. Poi i tutori legali dovranno procedere ad informare il pediatra o il medico generale per valutare il caso. La stessa prassi si utilizza quando il sospetto si ha a casa, ovvero: Contattare il pediatra o il medico generale.
Per maggiori informazioni per le scuole richiedere una consulenza contattando la mail: info@sicurezzalavorocagliari.it